Ossessione

ossessione /os:e’s:jone/ s. f. [dal lat. obsessio -onis “assedio, occupazione”]. 2. (med.) [in psichiatria, rappresentazione mentale persistente, che la volontà non riesce a eliminare, accompagnata da ansia].

Trovo difficile trovare una parola migliore per descrivere ormai questa mia condizione nei tuoi confronti. Una puntina che gira sempre sullo stesso vinile. Una applicazione che processa sempre le stesse informazioni. Un’interrogazione che pone sempre le stesse questioni, ma che non ottiene mai una risposta soddisfacente.

Ma come si è arrivati a questo punto?

Se stessimo parlando di codici informatici lo potremmo chiamare una interruzione. Qualcosa si è arrestato e non si è più stato in grado di far ripartire. Se non c’è ripartenza si crea una mancanza. Se un sistema accusa una mancanza, allora scaturisce un meccanismo di difesa che si attiva per colmare la suddetta mancanza. A quel punto o si sistema la causa della interruzione e si fa ripartire il processo, o il sistema continuerà a processare inutilmente qualsiasi informazione che arrivi dalla fonte originaria oggetto di elaborazione. In altre parole: bravo scemo che non riesci a dimenticarla e continui a farti del male da solo.

Basterebbe interrompere il flusso di dati originario. Il mitico taglia i ponti. Il spezza qualsiasi legame. Il moh spacco sto iphone di merda e non ne voglio più sapere. Se non si riesce a farlo in fretta, c’è davvero il rischio che diventi una ossessione. Sta proprio nella definizione: rappresentazione bla bla che la VOLONTA’ non riesce a eliminare. Bravo, ti serviva Treccani per capire che è tutta una questione di volontà. Non è così difficile, nella pigrizia umana uno la volontà per fare cose scomode la trova. Tipo lo svegliarsi il lunedì mattina per prendere un treno affollato per dirigersi verso un ufficio che dista quanto la distanza media che le persone percorrono quando vogliono fare una gita fuori porta il fine settimana, ogni giorno. A chi vuoi darla a bere, non ti manca la volontà, è che semplicemente non vuoi.

In verità ci piacciono le ossessioni, siamo ossessionati dalle ossessioni. Le vogliamo a tutti i costi. Dal volere sempre più soldi, dal voler quel vestito, quel paio di scarpe, dall’edizione limitata a qualsiasi altra cosa. Finché si tratta di cose, ci può andar ancora bene. Se riteniamo che un oggetto, possa riempirci in chissà quale maniera, facciamocelo ancora andar bene.

Ma quando le persone diventano ossessioni?

Dimentica.

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