Miserabile

Quanto sto diventando miserabile? Tanto. Questa è l’estate della mia laurea, dovrei essere la persona più felice di questo mondo, ma invece sono qui a scrivere questo. Sono riuscito a centrare tutti gli obbiettivi che mi ero prefissato. Non certo facilmente, perché ci ho messo veramente tutto quello che avevo, tutta la volontà ritrovata e la rassegnazione accantonata. Però ce l’ho fatta. E cosa mi ha lasciato ciò? Sicuramente qualche preoccupazione in meno, due attimi di contentezza, un paio di occhi pieni di orgoglio. Nulla di più. 

Dovrei essere meno esigente dalla mia vita, per molti quello che ho raggiunto sarebbe tutto. Per me non è nulla. Mi ritrovo sempre nello stesso stato d’animo di sempre. Lo stesso. Nonostante siano passati anni, cambiate una infinità di cose, io mi ritrovo sempre così. Qual è il mio dannato problema? 

Sicuramente sono io. Per quanto possa risultare facile dire che è il mondo che ti condanna, la società che ti opprime, le persone che ti detraggono, è tutto nella mia testa. E non solo questo. Sarà che a furia di vedere film, leggere storie si finisce a credere veramente che solo un’altra persona ti possa aiutare ad uscirne. L’aspettavo davvero da tanto tempo, una persona che si avvicinasse con piccone e martello e iniziasse a togliermi tutta la pietra con cui mi sono avvolto in questi anni. E proprio quando pensavo di averla trovata, è lì che il piccone finisce impiantato nell’unica mia parte vulnerabile. 

Per quanto ancora mi vorrò così male?  

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